Il corpo dà forma alla nostra anima

Comunicate.
Da quando siamo nati, ci siamo trovati da subito con una complessa corazza addosso. Un involucro così sofisticato e atto al nostro comfort, tanto da farci dimenticare di averlo. Parlo del nostro corpo. Tutto contenuto dietro quel velo di pelle.
Hanno dotato questa «armatura« di tutte le capacità possibili: riusciamo a sentire l’esterno con ben cinque sensi diversi. Riusciamo a muoverci, a comunicare. La nostra pelle cambia colore. Abbiamo un’armatura che poi armatura non è. Siamo lo stesso fragili. Alcune persone riesci a leggerle come se fossero un libro aperto fatto di immagini immediate; un solo sguardo, e hai già capito chi sono. Cosa provano.
Insomma, uno scudo che non protegge. E allora, qual è il suo scopo? Perché ci hanno chiusi in un corpo unico al mondo, fatto esclusivamente per noi?
Forse per dare un aspetto alla nostra anima.
Probabilmente, per contenerla. Frenarla.
Perché lei si disperderebbe ovunque.
Non la sentite quella tremenda attrazione quando guardate la persona che amate? Come se una gigantesca calamita cercasse di strappare fuori la vostra anima fuori dalla sua sede. Perché lei vorrebbe uscire, fondersi con l’altra.
Ma così ci perderemmo tutti.
Sarebbe bello, ma il mondo non va così.
E allora godiamoci quel meraviglioso istante in cui le nostre labbra tremano a pochi millimetri da quelle di lui/lei.
Io la chiamo «energia cosmica». Perché è lì che si racchiude. Nei secondi che precedono quel bacio.
Lì le anime di scambiano il fiato, finalmente, si toccano.
Affiorano dalle labbra e allungano una manina per sfiorarsi il viso e uscire, per quel momento straordinario, in cui le leggi della natura si ribaltano a specchio e l’impossibile diventa possibile. La realtà, magia.
Il naturale, soprannaturale.
La vita, amore.
Quindi, comunicate ok più possibile.
Siamo nati isolati.
Ma possiamo ancora cospargere il mondo.

(immagine: Egon Schiele, Gli amanti (L’abbraccio), 1917)