Dentro la storia: Antonino Cassarà

Non abbiate paura di leggere questa storia. È semplicemente, purtroppo, la storia d’Italia.

State riposando durante un pomeriggio tranquillo, in televisione danno un evento sportivo, da genitore non potevate chiedere di meglio. Vi alzate per prendere qualcosa di fresco, all’improvviso un colpo sordo. Non ci fate molto caso, pensate sia caduta una sedia nell’appartamento accanto. L’acqua fresca è riuscita a dissetare un caldo pomeriggio d’agosto. Colpi sordi che si susseguono. Non possono essere altre sedie o mobili che cadono, allora vi affacciate al balcone del vostro appartamento cercando di capire cosa ha provocato quel frastuono, sempre con il bicchiere in mano. Dall’altra parte della strada notate una decina di uomini sparare verso tre persone che si trovano davanti all’uscio del vostro palazzo.

In quel preciso momento si sta realizzando il vostro peggior incubo. Il vostro compagno di vita sta per essere ucciso, fareste di tutto per salvarlo. Appoggiate il bicchiere al tavolo, aprite la porta e cominciate a correre giù per le scale. Bussate a qualsiasi porta condominiale pur di ricevere un aiuto, anche minimo, ma niente, la paura di passare dalla parte della giustizia è maggiore della paura di essere ammazzati. Non avendo tempo a disposizione riprendete a correre. Sull’ultima rampa delle scale c’è un corpo accasciato a terra, è un uomo. Riconoscete quei capelli accarezzati più volte al mattino poco prima che si svegliasse, quella cravatta che doveva sempre essere rigorosamente elegante ed abbinata al vestito indossato, ed infine le scarpe, comprate assieme dal calzolaio del paese. Vi inginocchiate al suo fianco per tentare di tenerlo in vita, ma una macchia rossa comincia a dilagarsi e a gocciolare per gli scalini di quella maledetta scala. Esanime a terra lo tenete tra le braccia, come faceste con i vostri figli appena nacquero.

Poco più avanti, davanti all’uscio della porta, notate un’altra persona a terra, mentre un’altra si alza da sotto una macchina, grazie alla quale si era nascosto, per raggiungere i compagni in fin di vita.

L’uomo a terra sulla rampa delle scale è il vice questore aggiunto di Palermo Antonino Cassarà, voi siete la moglie Laura, mentre davanti all’uscio si trova il corpo dell’Agente Roberto Antiochia. Scampato all’agguato è Natale Mondo, anche lui facente parte della Scorta di Cassarà, come Antiochia. Si stima che siano stati sparati intorno ai 200 proiettili tutti provenienti da degli AK-47. Come mandanti del delitto sono statti condannati all’ergastolo Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia. L’agente Mondo, l’unico a salvarsi, rimarrà ucciso nel 1988 in un altro attentato.

Il 6 Agosto 1985 vennero spenti due uomini, ma non i loro sogni, perchè gli ideali di chi non c’è più camminano nella gambe di chi resta.