Tribunale di Milano: la vigilanza sarà anche all’Expo

Il Procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati
Il Procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati

Quanto è accaduto ieri mattina in tribunale a Milano ha dell’incredibile. Claudio Giardello, imputato in un piccolo processo per bancarotta, è riuscito a uccidere il giudice fallimentare Ferdinando Ciampi, il suo avvocato Lorenzo Claris Appiani e il coimputato Giorgio Erba; a ferire un altro coimputato e il suo ex commercialista e poi a fuggire. Alla fine è stato arrestato a Vimercate, a pochi chilometri dal capoluogo lombardo. Secondo le prime ricostruzioni del procuratore Edmondo Bruti Liberati, Giardello ha eluso tutti i controlli mostrando un pass falso che gli ha permesso di accedere al tribunale dall’ingresso riservato ai dipendenti, che non ha metal detector.
Il problema adesso è che la stessa ditta privata a cui erano stati affidati i controlli nel tribunale di Milano si occuperà della sicurezza all’Expo per la modica somma di 20 milioni di euro. La
All System però si tira fuori: «Dei 7 varchi complessivi di accesso al Tribunale, Allsystem ne presidia 6 e, per quanto si è potuto constatare fino a questo momento attraverso lo sviluppo delle immagini degli accessi ancora in corso, la persona imputata dei fatti ha avuto accesso dal varco di via Manara, ingresso riservato ai soli avvocati e magistrati, che non è presidiato e in carico alla Allsystem, ma di responsabilità di altra società». Forse questa «altra società» è la Securpolice che però gestisce la «guardiania non armata»: non è forse una falla mettere la vigilanza non armata all’ingresso sprovvisto di metal detector? La perfezione non è di questo mondo, ma si dovrebbe puntare a raggiungerla. Visto però come sono andate le cose, forse per Expo è meglio tacere, inginocchiarci e pregare.