La guerra di religione è tutta interna all’islam

L’islam contro l’islam
Antoine Sfeir
Enrico Damiani Editori – 2013 – 23 euro

Politologo franco-libanese e fondatore dei «Cahiers de l’Orient», in questo volume Antoine Sfeir cerca di fare ordine in quella che viene definita «guerra di religione». Non l’islam contro il cristianesimo, ma l’islam contro l’islam, Sunniti contro Sciiti. Due mondi diversissimi nati dalla scomparsa del profeta Maometto e dalle lotte per la sua successione, in uno scenario che va dall’Iran all’Egitto, dal Qatar alla Siria, dal Maghreb all’oriente. Passato e presente si fondono nell’indagine di Antoine Sfeir sull’islam, su un mondo tutt’altro che unitario e omogeneo, contrariamente a quanto ci viene troppo spesso spiegato in Europa. Non è solo l’opposizione fra democrazia, teocrazia e dittatura a fare da spartiacque fra questi due mondi diversissimi, è una questione storica che è diventata un comune sentire, una posizione ideologica. Per fare questo occorre ricostruire le origini storiche e teologiche di una guerra di religione oggi operante con effetti devastanti. L’islam contro l’islam è uno studio assolutamente essenziale per capire l’attuale evoluzione geopolitica del mondo islamico. Quello di Sfeir è un affresco magistralmente consapevole della realtà del mondo arabo, delle sue primavere e dei suoi possibili autunni: poco meno di 200 pagine intense e pregnanti sul fenomeno, approcciato con grande esperienza e senza preconcetti. È sempre la stessa storia, come si legge nell’introduzione: «Ogni volta che l’essere umano si è sentito superiore al suo prossimo, la cosa si è conclusa in tragedia; ogni volta che un clan o una tribù ha invidiato i beni e le ricchezze di un altro clan o di un’altra tribù è finita in massacro. Ogni volta che la forza si è manifestata, l’ha fatto a detrimento dell’individuo, dei popoli, del diritto». Quest’ultimo invece è sempre stato impotente nei confronti della forza. Questo è il punto di partenza per comprendere fino in fondo uno «scisma» che dura da 1400 anni, dalla morte del profeta Maometto, nel 632.