Identità di genere e diritti lgbt, le proposte dei partiti

Una delle questioni più dibattute della campagna elettorale 2022 è quella dei diritti LGBT. Infatti, su questo tema gli schieramenti di destra e sinistra, come era da aspettarsi, si posizionano agli antipodi. Adozioni per le coppie dello stesso sesso, legge contro l’omotransfobia, identità di genere, educazione sessuale e alle diversità nelle scuole sono i punti sui quali divergono le proposte dei diversi partiti (Alleanza Verdi Sinistra, Unione Popolare, Partito Democratico, + Europa, Movimento 5 Stelle, Italia Viva-Azione, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega).

Matrimonio egualitario e adozioni per coppie dello stesso sesso

Sono favorevoli al matrimonio egualitario, alle adozioni per le coppie dello stesso sesso e al riconoscimento dei figli del partner per coppie omogenitoriali le seguenti forze politiche: Alleanza Verdi e Sinistra, Unione Popolare, + Europa e il Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico si dice favorevole al matrimonio egualitario, il quale dovrebbe equiparare i diritti delle coppie sposate dello stesso sesso a quelli derivanti dai matrimoni tradizionali, ma non dichiara esplicitamente il sì alle adozioni. Nel programma di Italia Viva-Azione, formazione politica guidata da Carlo Calenda, il tema, invece, non è menzionato. 

Per quanto riguarda la coalizione di centrodestra, le posizioni dei diversi partiti sono abbastanza simili. Fratelli d’Italia si dichiara favorevole al «mantenimento delle unioni civili», pur ribadendo il suo no «alle adozioni omogenitoriali e la lotta a ogni forma di maternità surrogata, nell’interesse supremo del minore». Il programma della Lega, poi, vede nella famiglia tradizionale «formata da papà e mamma» la colonna portante della società e si impegna a «condannare pratiche come la maternità surrogata, rendendola reato internazionali». Forza Italia non tratta l’argomento. 

Legge contro i discorsi d’odio basati su orientamento sessuale e identità di genere

Tutti i partiti che compongono la coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa) concordano sulla necessità di approvare una legge contro «i crimini e i discorsi d’odio basati su orientamento sessuale e identità di genere», così come il Movimento 5 Stelle, Italia Viva-Azione e Unione Popolare. A destra, invece, si esprime in proposito solo Fratelli d’Italia, che si dichiara favorevole «al contrasto a ogni discriminazione basata su scelte sessuali e sentimentali», senza aggiungere ulteriori dettagli.  

Identità di genere

Quella dell’identità di genere, essendo basata su una percezione soggettiva e una prospettiva ideologica criticata anche da ambienti femministi e lgbt, è una questione spinosa. Tra i partiti che compongono la coalizione di centrosinistra quello che ha espresso la posizione più in linea con le istanze della comunità lgbt e queer è Alleanza Verdi e Sinistra, che intende vietare per legge «i trattamenti di conversione, dette terapie riparative, che, attraverso pratiche di qualsiasi natura, hanno come obiettivo quello di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona» e propone «una revisione della legge 164/82», la quale «contiene le norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso».

Dal canto suo, +Europa vorrebbe una legge per regolamentare la «carriera Alias», che consentirebbe alle persone transgender di utilizzare il nome preferito, «all’interno delle università e delle pubbliche amministrazioni». Il partito di De Magistris Unione Popolare, altresì, vorrebbe estendere la possibilità di utilizzare la carriera Alias «a tutti i luoghi di lavoro». Ancora più affine al pensiero progressista è il Movimento 5 Stelle, che non solo si dichiara favorevole alla messa al bando delle terapie riparative «per le persone LGBTQIA», alla revisione della legge sul cambio di sesso all’anagrafe e alla carriera Alias «per le persone trans, transgender, non binary e genderfluid, anche in assenza o in attesa di un percorso di transizione», ma, in più, vorrebbe introdurla anche «nelle scuole». 

Educazione sessuale e alle diversità 

La coalizione di centrosinistra si mostra compatta sull’urgenza di creare degli spazi di educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole, fatta eccezione per il Partito Democratico che non menzione questo tema. + Europa, in particolare, promuove «un’adeguata informazione in materia di salute sessuale e relazioni affettive», mentre Alleanza Verdi e Sinistra parla di «educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto di tutte e tutti». All’interno degli spazi educativi «in tutte le scuole pubbliche», Unione Popolare, invece, vorrebbe inserire anche «programmi che riconoscano ogni orientamento sessuale e identità di genere». Si tratta di un punto di vista in netto contrasto con quello della Lega, che si oppone alla «decostruzione dell’identità sessuale e i contenuti pericolosi che circolano sul web», così come «alle imposizioni ideologiche come l’indottrinamento gender sui minori e il cambiamento di sesso». 

Per quanto riguarda l’educazione sessuale, la proposta del Movimento 5 Stelle è quella più dettagliata. Infatti, il partito fondato da Beppe Grillo intende affidare tali insegnamenti ad «esperti qualificati nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale», allo scopo di «abbattere il diffondersi di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate tra i giovanissimi». I moduli formativi dovranno essere, inoltre, «basati sulle evidenze scientifiche e sul rispetto dei diritti umani».