Padova: «Inferno o Paradiso?», Dante entra al Pedrocchi

Immagini prese dalla pagina Facebook di Vita Mia

Cultura e mondanità. Ecco il binomio fondante della serata «Inferno o Paradiso?», organizzata dalla associazione Vita mia al Caffè Pedrocchi di Padova il 25 ottobre. Un modo unico e particolarissimo per celebrare i 650 anni dalla nascita di Dante Alighieri (1265-1321) in una cornice altrettanto unica come lo storico caffè «senza porte». Un evento che ha riempito tutte le sale del bar padovano, divise fra Inferno e Paradiso: un ricchissimo buffet ha aperto la serata alle 20, mentre dopo le 23 è stato il turno del dopocena. Oltre 500 gli ospiti, di cui più di 400 hanno partecipato alla serata completa, mentre gli altri si sono aggiunti solo alla fine, quando da Inferno e Paradiso ci si trovava tutti al Purgatorio.

La salita verso il paradiso
La salita verso il Paradiso

Chi scrive non ha, né pretende di avere, le conoscenze necessarie per giudicare dal punto di vista culinario «Inferno o Paradiso?»; per questo motivo ci limiteremo a trarre le nostre conclusioni dopo aver partecipato all’evento. A partire dagli allestimenti, il Pedrocchi si trasforma per una sera per metà nel tanto temuto Inferno e per metà nell’agognato Paradiso: grazie anche alla partecipazione di figuranti vestite di bianco o di rosso a seconda della loro locazione, gli ospiti hanno potuto avvicinarsi un po’ di più alla narrazione dantesca, «vivendo» in prima persona quello che il Sommo Poeta vide nel suo incredibile viaggio.

Tavoli infernali
Tavoli infernali


Da menzionare è lo staff del Pedrocchi al completo, in primis il direttore Alberto Negro: professionisti di grande esperienza, messa al servizio dei numerosissimi ospiti. Un’organizzazione quasi perfetta che ha permesso a chi scrive di non rendersi conto di essere circondato da altre 400 persone.
«Ma questo evento avrà una funzione culturale?», mi sono chiesto più volte nei giorni precedenti. La risposta è senza dubbio «sì»: per quanto ai più tradizionalisti possa apparire blasfemo l’accostamento di Dante a una serata mondana, è facile intuire l’utilità di questa stravagante accoppiata: oltre al fattore culinario e alla cornice spettacolare del Pedrocchi, gli ospiti hanno potuto gustare alcuni assaggi della Commedia. Per molti sarà stato un piacevole amarcord dei tempi della scuola, per qualcuno – ci auguriamo – può essere stato l’input per (ri)prendere in mano la più grande opera letteraria della Storia.
Una serata in grande stile, riuscita perfettamente e utile per il raggiungimento di un grande obiettivo.

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