Intervista a Stefano Cozzi dal cuore di PGESPORT.

Vi presentiamo un’intervista dal cuore pulsante dell’ E-sport in Italia, un dialogo con Stefano Cozzi, Operation Officer and Advisor presso PGESPORT. Come molti già sanno, con e-sport andiamo ad intendere sport elettronici. Non parliamo, cioè, più un semplice gioco, ma di vere e proprie competizioni. Questo nuovo mondo, questo ecosistema in ascesa, collabora già con le più grandi leghe sportive, come, ad esempio, FIFA, NFL, NBA, che vanta diverse scuderie di team, le competizioni di videogiochi di livello professionistico. Sebbene si tratti di un fenomeno controverso e sconosciuto ai più, nel 2020 ha generato quasi un miliardo di incassi e ha raggiunto circa cinquecento milioni di spettatori.

È in atto una rivoluzione, simile a quella che nel XIX secolo portò l’automobile a sostituire il cavallo. L’e-sport apre a chiunque le porte degli sport più unici e singolari. Crea nuove community e, soprattutto, unisce atleti di ogni fascia d’età. Che sia questo il segreto del loro successo? Sicuramente ci sono altri elementi da prendere in considerazione.

 PGESPORT è una realtà in ascesa, in Italia e non solo, con ormai più di 150 team di atleti. Ti va di raccontarci qual è la visione dietro questa sempre più grande community?

«La nostra visione è molto semplice: vogliamo offrire a tutti gli appassionati di videogiochi un porto sicuro, dove potersi godere il proprio gioco preferito in compagnia di altri spettatori, in un ambiente inclusivo e accogliente, grazie ai numerosi sponsor che ci aiutano a portare eventi di qualità sempre migliore. »

Quali risposte giungono dal panorama e-sport e della salute in italia?

« La crescita della scena è continuata anche durante la pandemia, con aumenti degli spettatori di circa il 30% su tutti i prodotti online. Non ci siamo davvero mai fermati, neanche durante il lockdown. Stiamo sfruttando al massimo le potenzialità di un prodotto digitale che non ha dovuto avere a che fare con distanziamenti obbligatori e altre limitazioni del caso .»

Qualche previsione sul futuro, tenendo sempre conto anche del rischio-salute?

« Con la riapertura dei grandi eventi dal vivo, mi aspetto nel 2023, rispetto al 2022, un ritorno agli eventi fisici più marcato. Gli organizzatori di eventi, come PG Esports, hanno maturato molta esperienza nell’organizzare eventi in sicurezza e nel rispetto di tutte le normative. Il nostro compito è quello di garantire a tutti i partecipanti la possibilità di vivere un’esperienza divertente e sicura.»

In questo momento avete adocchiato qualche potenziale partner qui in Italia?

« I nostri partner principali sono i team e gli sponsor dei nostri campionati: sono parti fondamentali della macchina tanto quanto lo è l’organizzatore. Vogliamo continuare a crescere insieme all’ecosistema, portando sempre più pubblico, aziende e stampa ai nostri eventi, per continuare a spingere gli e-sport in Italia.»

Quali sono i titoli più amati dalla community?

«Sicuramente League of Legends è quello più amato dalla nostra community ed è il gioco che raccoglie il maggior numero di spettatori, seguito a ruota da Fortnite, Rocket League e FIFA 23. C’è un gioco per tutti i gusti e per tutti i tipi di pubblico. Penso sia uno dei punti di forza della nostra offerta attuale».

Ci saranno degli eventi a riguardo?

« Lucca Comics & Games è l’evento dal vivo più vicino (28 ottobre – 1 novembre). Come ogni anno è attesissimo sia dal pubblico che dalle squadre. Tuttavia il nostro pezzo forte rimane sempre la Milan Games Week (25-27 novembre), dove porteremo 3 giorni di videogiochi, eventi e-sport e divertimento.»

Secondo te , quando un gamer diventa un atleta e-sport ?

« Quando riesce a far diventare la sua passione per i videogiochi un lavoro, anche se part-time, attraverso premi di tornei, stipendi mensili pagati dai team, o semplicemente dagli  sponsor, o dai propri spettatori di Twitch o YouTube.»