Turismo: Estate ricca di rincari e autunno incerto.

Mai come quest’anno andare in vacanza è diventato un mestiere da ricchi: l’ estate è stata piena di rincari e un autunno incerto si prospetta per il turismo. Così viaggiatori e imprenditori cercano di evitare il rincaro bollette e altre armi di distruzione di massa.

Tursimo 2022: nonostante tutto, l’estate è andata bene.



Iniziamo col dire che l’estate appena trascorsa è stata una delle più care per i turisti italiani negli ultimi 50 anni. Di fronte ad alcuni numeri, sia che siamo stati in montagna, mare o all’estero, non siamo scampati agli aumenti.

Se poi consideriamo che molti si sposteranno in previsione della vendemmia, o dei borghi in pieno foliage in autunno, vedremo i rincari continuare per ogni nostro viaggio. Abbiamo, quindi, provato a valutare, insieme ad alcuni imprenditori, i costi del prossimo viaggio autunnale, ma soprattutto gli umori.

Per iniziare con la fase estiva, rompiamo il ghiaccio con un estrapolato della top 10 di sole voci legate ai rincari vacanzieri (Fonte l’Unione nazionale consumatori): alberghi e motel sono aumentati del 16,6%, pensioni (+9,4%), pacchetti vacanza in Italia (+5,7%), una cena al ristorante (+4,8%), o in pizzeria (+5,4%); infine un hamburger al fast food o take a way (+5,2%).


Ma il dato che colpisce di più è certamente quello dei voli europei, che sono aumentati in alcuni casi del +168%.

I motivi li conosciamo: guerra e crisi del clima si sono fatte sentire. Inizialmente, dopo il covid, anche l’improvviso aumento della domanda delle materie prime ne ha fatto lievitare i costi. Tutto questo ha creato una tempesta perfetta.

Così, anche per questi motivi, sono aumentate le alternative agli Hotel e ai pacchetti All Inclusive, come per esempio Airbnb, che già a maggio di quest’anno indicava oltre 11 milioni di notti prenotate tra giugno e agosto, vale a dire 3,5 milioni in più rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2021 (+ 32%).

Futuro incerto per gli alberghi?

Se ci pensate bene, un alloggio o una villa in affitto non richiedono personale, prodotti per una colazione continentale o altre cure. Questo ha certamente aiutato chi non ha avuto pretese di servizio a scegliere questa strada.

Tra gli aumenti per così dire positivi, però, ci sono anche i numeri dei turisti stranieri (+31% dalla Germania), oltre che alla riconferma di altri paesi europei, uno su tutti i Paesi Bassi, che potrebbero avere un potenziale. Ma lo scenario è comunque spaccato: due poli estremi fra chi può viaggiare e permettersi le coccole di un Hotel Extra lusso, e chi, invece, preferisce altro.

Il quadro dell’estate 2022

Questi dati, quindi, possono riassumere in due punti l’estate appena trascorsa:

Il primo punto racconta di un’Italia che ha ancora desiderio di riscoprire le proprie province e città d’arte, una scelta dovuta anche ai rincari appena visti, per quanto concerne lo spostarsi al di fuori del nostro territorio.

Il secondo punto è il divario che si evince, con sempre più distacco, fra chi preferisce la vacanza All inclusive o in albergo e chi, invece, predilige gli affitti presso alloggi privati, risparmiando su servizi aggiuntivi.

Attenzione però, l’acceleratore è certamente stato la tempesta perfetta che ci si è abbattuta addosso, ma questo processo era già in atto.

Quale futuro per questo autunno?


Se da un lato i rincari e le difficoltà hanno portato a mutare gli atteggiamenti dei turisti, gli imprenditori non sono stati da meno.

In molti, infatti, hanno preso scelte difficili guardando proprio all’autunno. I commenti raccolti a tal proposito sono di chi ha dovuto fronteggiare il rincaro bolletta o di chi, invece, lamenta ancora una carenza di personale. Insomma, se l’ estate è stata piena di rincari, l’ autunno incerto per il turismo è cosa scontata.

Ad esempio, il commento di Bruna, un’imprenditrice del vino, è netto riguardo alla situazione:

«Quest’ anno abbiamo visto raddoppiare il costo della luce, nonostante noi siamo passati in maniera massiccia al fotovoltaico. Non è facile rimanere ottimisti. Quanto meno, nonostante la siccità, possiamo ritenerci soddisfatti di come sta procedendo la vendemmia.»

Mauro (nome di fantasia), che gestisce più strutture ricettive, ci racconta:
«I costi delle materie prime e dei prodotti sono diventati assurdi. Se a questi sommiamo il rincaro bolletta, faccio fatica a vedere una luce in fondo al tunnel.»

E ancora:

«Nel giro di un solo anno la bolletta di una delle mie strutture ricettive è passata da 1.800 € a superare i 5.000 € mensili. Per un albergo è impossibile pensare di risparmiare su luce o gas. I nostri clienti pagano un servizio. Ci siamo visti, pertanto, obbligati a dover aumentare i prezzi delle camere.»

Personale incerto e altre figure mitologiche



Carla, che ha un agriturismo con sei camere e ristorante in Alta Langa, ci spiega: «Abbiamo molti ragazzi giovani che lavorano nella nostra struttura. Spesso in estate ci chiedono di poter uscire prima il sabato sera. Il servizio di cena, quindi, lo concludiamo noi. Non possiamo sempre dirgli di no, per loro è una rinuncia e lo comprendiamo.»

«Anni indietro c’erano come incentivo le mance date dai clienti più brillanti, ma da diverso tempo anche quelle mancano. Ora come ora, abbiamo dovuto aggiungere un giorno settimanale di chiusura, perché fra personale ai minimi e costi in aumento non conviene lavorare sotto una certa soglia di tavoli prenotati, cosa che per chi fa il nostro mestiere è assurda.»

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“Nzomma”

Questa estate è partita bene, nonostante il rallentamento economico iniziato a Luglio. Di certo ora gli imprenditori vedono, con sempre più paura, l’arrivo della stagione fredda.

Il timore è che diverse attività ricettive possano fallire. Sicuramente continueranno a cambiare le nostre scelte in base alle condizioni in cui ci ritroveremo, ma se andrete fuori a cena e troverete un menù più caro di quanto lo avete lasciato questa primavera, considerate che chi ha aumento i prezzi di scelta probabilmente non ne ha avuta.