Gli italiani hanno fame di democrazia

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Premetto che vivendo nell’America passata attraverso le ultime disastrose elezioni, non posso più dire che qui si sta meglio che in Italia: il clima politico è davvero cambiato in peggio e all’orizzonte si dipingono nuvole cupe e scenari di guerra. Ciononostante, non posso fare a meno di constatare che per l’ennesima volta in Italia si è di nuovo avverato il pronostico del detto popolare che dice che al peggio non c’è mai fine.
Ma come facciano gli italiani ancora una volta a non indignarsi e sollevare la testa in una rivolta che seppur pacifica deve scendere nelle piazze ed entrare nei palazzi e togliere il potere a questa classe politica corrotta, malata e ignorante che pensa solo a se stessa anziché al bene del popolo che dovrebbe rappresentare democraticamente è per me sempre e ancora un mistero.

Le dimissioni di un premier (che sembrano soltanto il pretesto per una tranquilla vacanza natalizia con la famiglia senza gli impegni parlamentari e politici, salvo poi riprenderli al più presto finite le feste) sono l’unica conseguenza e cambiamento rispetto a prima del referendum, persino madame Boschi che era la principale firmataria della riforma costituzionale pienamente bocciata dal voto libero della maggioranza dei cittadini è tornata magicamente al suo posto (non proprio lo stesso ma quasi) come se niente fosse successo.
Italia, svegliati! Italiani, svegliatevi! Fate qualcosa, non lasciate ancora una volta che tutto vada avanti inesorabilmente uguale contrariamente a quello che vuole la maggioranza delle persone!
Siete uomini e donne liberi e non schiavi di uno, cento, mille padroni che altro motivo non hanno di restare ancora in quell’antico palazzo se non per prendere stipendi e pensioni d’oro e assicurare il futuro delle loro famiglie e amici.
Il momento è arrivato e non è stato mai tanto propizio, ormai la misura è colma e con chiunque parliate di queste cose a meno che non faccia parte diretta o indiretta di quella classe politica e corrotta, ormai chiamata ufficialmente da tutti casta, costui vi darà ragione e scenderà sicuramente in piazza con voi per protestare!
Tenetevi per mano in una rivolta pacifica e passiva ma che dimostri con dignità e determinazione la forza del vostro orgoglio che è stato calpestato da troppo tempo e che vuole tornare a guardarvi con rispetto dall’altra parte dello specchio la mattina quando state per uscire di casa.
Perfino le forze dell’ordine sono ormai stanche di eseguire gli ordini di chi non sa governare in maniera onesta e responsabile con i diritti dei più deboli tra le sue priorità come dovrebbe essere, e sentiranno anche loro il bisogno di abbassare le armi e unirsi alla protesta, affinché la ragione e il buon senso facciano il loro corso come sempre hanno fatto nel corso della storia di tutte le nazioni libere!
Arrivate a varcare le porte chiuse di quei palazzi antichi che non hanno più finestre sulla strada e sulla vita reale ma solo all’interno dei biechi interessi di chi li occupa senza ritegno.
È giunto il momento, il popolo ha fame e non vuole brioche ma poter finalmente davvero gridare «L’Italia s’è desta».