L’amore, croce e delizia dell’umanità, seppellito dal capitalismo
Probabilmente non esiste concetto e sentimento più importante e profondo nell’uomo dell’amore, vera e propria istituzione fin dalla notte dei tempi, così eterna che il sommo poeta Dante Alighieri rappresentò Dio come massima espressione dell’Amore. L’amore, sentimento naturale, meraviglioso e terribile allo stesso tempo, croce e delizia nella società capitalistica. Un argomento che non smette di affascinare e su cui si sono spese e si continuano a spendere parole sotto qualsiasi forma: libri, poesie, celebrazioni, canzoni… Ma cosa significa oggi?
Denaro, ceto e famiglia: gli ostacoli di ieri e di oggi
Nella società del progresso e del capitalismo ove vige il dogma time is money, ovvero il tempo è denaro, l’amore ha assunto un significato sempre meno profondo per la maggioranza delle persone, seppur continuano ovviamente a esistere i romantici. Esso è diventato, con buona pace dei pochi idealisti rimasti, un bene di consumo, come qualsiasi altro bene ormai. Illudersi è probabilmente necessario, come ci illudiamo in tante altre faccende della vita ma è sempre più raro coronare il proprio sogno d’amore in una società in cui le convenzioni sociali del mercato impediscono di conoscersi a fondo e di realizzare legami duraturi.
L’amore tra due persone, nel corso della storia, ha più volte incontrato ostacoli di varia natura, da quelle etnico-religiose alla differenza di ceto sociale. In generale, spesso l’appartenenza famigliare contava più della volontà dei singoli, come ci racconta la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, gli innamorati più famosi al mondo, le cui velleità di unione evaporarono di fronte alla rivalità tra Montecchi e Capuleti.
A tutti, spesso innumerevoli volte, è capitato d’innamorarsi follemente di qualcuno a cui si riconosce un carattere buono, dolce e sensibile, ma di non poter coronare questo sogno per ragioni esterne che non dipendono dalla volontà dell’aspirante coppia. Tali circostanze in genere sono le più terribili da accettare e sopportare, specialmente se l’intesa di vedute e di sensibilità tra i due è profonda.
Sogno o fuga da se stessi?
Talvolta ci si convince di non poter raggiungere la felicità con nessun altro che non sia quella persona, a cui si affida il senso della propria vita e le motivazioni per continuare a viverla. O per smettere di farlo, tornando ai due veronesi per cui l’amore fu la più totale croce e delizia. La loro visione, così romantica e drammatica, trova tuttavia le sue radici nell’incapacità di trovare un posto nel mondo a cui si sente di appartenere fino in fondo, e più che un sogno diventa la sola via d’uscita dallo spettro del fallimento individuale.
Con l’andare degli anni e delle relazioni, aumentano le possibilità di correre il rischio di fingere e di cominciare a indossare una maschera (o imbattersi in chi lo fa), senza che ciò ci faccia sentire meglio, oltre a ferire i sentimenti altrui. Tuttavia, moltissime sono le relazioni che sono state basate su queste fondamenta, il cui obiettivo principale è semplicemente non restare soli. Ci si accontenta di volersi bene e si porta avanti il rapporto con il solo orizzonte di scacciare la reciproca noia. Tali relazioni si rivelano il più delle volte instabili e non durature, oppure piene di segreti, bugie, tradimenti e sotterfugi, anche se nessuno dei due partner ha il coraggio di mollare l’altro. Questo perché entrambi rappresentano due vuoti che non si colmano, sono legati dal bisogno egoistico che hanno l’uno per l’altro.
Cosa hai visto una coppia? Io ho visto due persone sole. La gente starebbe un po’ meglio. Capisse che cazzo vuole da sto cazzo d’amore.
Willie Peyote – Ottima scusa
Amore liquido in società liquida
Nella società contemporanea, i cui riflettori sono perennemente puntati sulla frenesia della quotidianità, i rapporti inautentici stanno diventando la maggioranza. Così l’amore, da croce e delizia, si riduca a pura croce, conducendo sempre più persone a rimanere ferite sentimentalmente, indossare una maschera, accontentarsi e adagiarsi su un vortice di sfiducia che non inghiotte soltanto l’amore, ma le relazioni umane in generale. Tuttavia, ciò comporta un disagio radicato e un senso perenne d’insoddisfazione individuale, che aumenta l’incidenza delle inclinazioni devianti e dei comportamenti criminali associati all’affettività e alla sessualità.
Come spiega Zygmunt Bauman in Amore Liquido, forse il testo di sociologia più lucido riguardo la contemporaneità, la società individualista incentrata sull’accumulazione di beni materiali e sulla ricerca del piacere sfrenato senza regole né controllo ha prodotto individui che sono soliti reprimere la propria parte più sensibile, a vantaggio di quella egoista e senza scrupoli. Questo per la loro capacità di accettare e, per via dell’educazione e delle prassi sociali liquide, spesso perfino di comprendere, che l’amore e le relazioni umane soddisfacenti comportano prima di tutto un investimento di tempo e di energie, che talvolta esige di mettere da parte i facili piaceri in nome di qualcosa più strutturale e duraturo.