La lettera: chi appoggia la Voce a Padova?

Caro direttore,
da padovano sto seguendo con grande attenzione le elezioni amministrative nella mia città. E vedo che anche voi ve ne state occupando approfonditamente. Ma lei, caro Borsa, che dà di certo la linea editoriale a questo sito, da che parte sta? Un giorno appoggia una candidata di Bitonci, poi sul Fatto Quotidiano critica l’ex sindaco, e la stessa sorte tocca a Giordani e Lorenzoni. È possibile un po’ di chiarezza?
Con stima

Vittorio


Caro Vittorio,
lei avrebbe anche ragione, se ragionassimo da elettori o da portavoce di questo o quel candidato, e non invece da blogger quali siamo. Premesso che non penso di aver mai dettato una qualunque linea di pensiero unico su questo sito, per quanto riguarda le elezioni di Padova non abbiamo fatto altro che esaminare le proposte in campo in modo critico e imparziale. Abbiamo espresso le nostre perplessità sull’unione, seppur temporanea, di sinistra e destra sotto l’effige di Sergio Giordani e abbiamo cercato di incanalare il dibattito politico su tematiche attinenti, difendendo la candidata di Bitonci messa in croce per un saluto romano.
Io non voto a Padova, quindi non mi pongo neppure la domanda fondamentale: chi voto? Penso che i padovani abbiano il diritto di avere il sindaco che preferiscono (e che si meritano), ma noi abbiamo l’altrettanto sacrosanto diritto di giudicare dall’esterno una campagna elettorale piatta, insulsa e noiosa.
La chiarezza che lei chiede, caro Vittorio, è tutta qui: non abbiamo un «paladino» da difendere e da esaltare. Facciamo i conti solamente con la nostra coscienza: se sfoglia gli articoli presenti sul nostro blog troverà critiche ed elogi a Tizio, critiche ed elogi a Caio e critiche ed elogi a Sempronio. Siamo schizofrenici? No, semplicemente giudichiamo i fatti e mai chi li compie.