La solitudine dell’inverno

L’inverno è alla finestra. Appoggio il naso caldo al vetro che sa di neve. Anche se neve ancora non c’è. Ma non mi ci specchio. Faccio un respiro e tutto fuori sfoca in un bianco opaco. Sparisce il grande acero del mio giardino, le foglie secche, l’erba e le siepi.
Non vedo nemmeno me.

H. Avercamp, «Scena invernale su un canale», circa 1615
Il quadro. H. Avercamp, «Scena invernale su un canale», circa 1615

Allora con un dito appoggio il polpastrello su quella nuvola bianca. Sperando di aprire uno spiraglio. Ed eccolo lì, ora ci infilo la pupilla e torna la bellezza. La luce. Basta averne un minuscolo spiraglio, e poi quello si espanderà fino a diventare tutto limpido e trasparente. Reale. Oltre al vetro. Accade così anche con i problemi e i momenti bui della vita. Tutto attorno appare opaco e senza via d’uscita. Il panico, la rassegnazione. La solitudine. La disperazione di non aver più nemmeno una speranza di rivedere, rivivere di nuovo. Una nuvola bianca invade il corpo e la mente bloccando i pensieri e i movimenti, rendendoci immobili spettatori in attesa della fine.
Questa è la sensazione di ogni persona, perché ognuno di noi almeno una volta nella vita si sente o si sentirà così.
Eppure basta alzare un dito, e aggrapparsi per sbirciare da quel piccolo spiraglio… e poi diventerà sempre più grande. Fino a ritrovarti libero di guardare fuori alla vita.
Prendere coraggio, aprire la finestra.
Finalmente, uscire.
Uscirne, perché ciò è possibile. Per tutti.
È un passaggio molto doloroso e delicato, perché basta un respiro, per chiudere la fessura. Ma non bisogna arrendersi.
Anche se fuori sarà inverno, col suo grigio freddo triste… vale la pena di uscire, e farsi venire le gote rosse dall’aria frizzante. Sentire battere il cuore in mezzo alla natura. In mezzo a un mondo pieno di piccole fessure pronte ad aprirsi per te e portarti a livello sempre maggiori di serenità. Forse, felicità.
Se esiste, sta sicuramente al di là del vetro della finestra. Non sbattiamoci la testa.
Sta arrivando l’inverno, ma è ora di uscire.