Tre luoghi unici in Piemonte

Oggi visiteremo tre luoghi in Piemonte, regione unica come tutte le altre, ma per molto tempo preda di falsi miti sulla sua immagine fatta di solo vino, nebbie e alberi spogli in autunno.
Fortunatamente da qualche anno l’impatto che stanno avendo le Langhe, il Monferrato, la zona dei Laghi e delle tantissime valli di Montagna, stanno mettendo sotto una nuova e più eterogenea luce, le tante e diverse caratteristiche di questa iconica e sorprendente regione.


Oggi vi faremo scoprire però dei luoghi che sono davvero eccezionali, risalenti a epoche storiche diverse, ma che raccontano all’unisono, una realtà come quella piemontese, che sa sempre meravigliare.

Preparatevi per un viaggio che parte dalla Grotta di Bossea, sino alle montagne della Valle del Chiasone, per terminare tra le colline dell’Alta Langa, nel castello di Prunetto.

La Grotta di Bossea – Frabosa Soprana


Il nostro viaggio nella regione del Piemonte, inizia da qui: la prima grotta turistica italiana, aperta al pubblico nel 1874, riuscì subito ad affermarsi in Italia e all’estero come luogo di grande interesse ambientale.


Infatti il turismo sotterraneo, lo studio e la cultura dell’ambiente carsico, hanno sempre affascinato chiunque vi si immerga. In special modo dal 1948, con il rinnovo dell’itinerario di visita, l’istallazione del primo impianto d’illuminazione elettrica e ulteriori cambiamenti adoperati sino a oggi, ne fanno una cavità particolarmente interessante.


Sicuramente il suo tesoro messo in bella vista, è l’antico signore della caverna, ovvero L’Ursus Spelaeus, un grande plantigrado estinto, vissuto durante il periodo dell’Era Quaternaria e ivi presente all’incirca fra gli 80.000 e i 12.000 anni fa.
La ricostruzione scheletrica che si può ammirare nelle grotte, è calcata sui ritrovamenti dei resti di questi antichi orsi, che con tutta probabilità, trascorrevano nella grotta di Bossea il letargo.

Il Forte Fenestrelle – Valle del Chiasone


Questa enorme fortezza militare voluta dal Re Vittorio Amedeo II nel 1728, non ha eguali in tutto il nostro stivale. Pensate che ci sono voluti più di 120 anni per costruirla e portarla a termine.
Ha una superficie di 1350000 metri quadrati e raggiunge i 1800 metri nel suo punto più alto.

È disposto sul lato sinistro della valle ed è costituito da tre complessi: il San Carlo, il Tre Denti e il Delle Valli, uniti da un tunnel al cui interno corre la scala coperta più lunga d’Europa, formata da ben 4000 scalini. A chi ricorda non ricordano i 7000 scalini della Gola del Mondo di Skyrim?


Nel corso della sua lunga storia non adempì quasi mai al suo scopo difensivo, ma fu luogo di prigione di stato e di detenzione militare; è un luogo controverso, si racconta infatti che qui furono rinchiusi e torturati ex soldati del caduto Regno delle Due Sicilie.
Costruito sull’allora linea di confine con la Francia, dopo la seconda Guerra Mondiale, non ebbe più alcuna funzione utile e venne completamente abbandonato. Oggi è aperto al pubblico e ben gestito.


Il Castello di Prunetto – Alta Langa



Dalle montagne, scendiamo nelle colline dell’Alta Langa. Siamo a Prunetto (CN), un piccolo paesino inerpicato su di un crinale che divide il fiume Uzzone dal Bormida di Millesimo. Sopra di esso, il maestoso castello, eretto in posizione difensiva e favorevole a una vista che va dalle Alpi Cozie all’appennino Ligure.


Prunetto è un posto magico dalle antiche tradizioni. Pare che il nome derivi dal termine “prunetum” e indica un luogo dove abbondano gli alberi di prugne. Sembra sia l’unico paese in Italia dove si pratichi ancora il gioco, quasi rituale, della “tella“, di origine feudale.


Il Castello ha origini antiche. L’imperatore Ottone I donò il villaggio e altre terre ad Aleramo, marchese del Monferrato; in seguito Prunetto divenne signoria di Bonifacio del Vasto e nel XIII secolo dei marchesi Del Carretto. Proprio tra il XII e il XIII secolo, pare che iniziarono i lavori di costruzione in pietra locale. Il nostro viaggio tra questi tre luoghi unici in Piemonte si conclude qui, ma è solo l’inizio di un lungo cammino.

In copertina: il castello di Prunetto, foto di turismoinlanga.it