Lady D, attraverso lo specchio del gossip

Mi piacerebbe essere Regina nei cuori delle persone, ma non mi vedo come Regina di questa Nazione.

Io non seguo il libro delle regole. Io mi faccio guidare dal cuore, non dalla testa.

Sono uno spirito libero. A qualcuno non piace, ma è quello che sono.

Lady D

Se esiste nella storia un personaggio costruito e montato sulle fake news , questi altri non è che colei di cui parleremo in questo articolo. Sebbene grandemente amata dal pubblico per la sua facciata da persona comune e da madre amorevole, dai media per i gossip e per le copertine scandalistiche che ha fatto vendere, la principessa Diana, o meglio Diana Spencer, è una personalità molto più complicata. Perciò, senza ulteriori indugi, vi presentiamo il soggetto di oggi: Diana Spencer, altrimenti nota come Lady Diana o “Lady D”.

Chi era davvero Diana?

La principessa Diana, nata Spencer, nasce a Sandringham, nel Norfolk, nel 1961: figlia di visconti e di una delle famiglie britanniche più nobili e antiche, la sua infanzia viene segnata da scuole private, sport e dal divorzio dei suoi genitori alla tenera età di sette anni. Nonostante la sua più che nobile provenienza, Diana, che aveva un grande amore per i bambini, dopo la scuola si trasferisce a Londra. Inizia, così, a lavorare, prima come bambinaia e poi come maestra d’asilo. Data la sua mediocrità scolastica, la giovane fa alcune esperienze all’estero, prima di trasferirsi con le amiche in un appartamento, donatole dai genitori, e lavora come insegnante di danza, per poi alternarsi tra il lavoro di governante per una famiglia americana e quello di maestra.

L’incontro con Carlo

Nel 1977 avviene il primo incontro con il principe Carlo, all’età di soli sedici anni, ma i due non iniziano subito una relazione sentimentale. Cominciano a frequentarsi, infatti, soltanto due anni più tardi. La stampa inglese ed estera impazzisce: vuole scoprire qualcosa di più sulla nuova liaison del principe ereditario. Nel 1981 Carlo chiede a Diana di sposarlo con un anello in oro bianco, composto da quattordici diamanti disposti attorno a uno zaffiro di dodici carati, appositamente scelto da Diana. Nonostante lo studio del protocollo di Corte, Diana non è in grado già dagli inizi di sopportare la pressione mediatica che la sua posizione avrebbe richiesto. Il 29 luglio 1981, sposando Carlo, diventa, tuttavia, principessa del Galles. Dopo poco tempo nascono i due figli, William e Harry, e, sebbene tutti gli storici concordino sull’amorevole e devoto rapporto materno di Diana coi suoi figli, la principessa disattende in modo piuttosto grave i doveri reali che le erano imposti.

Gli ultimi anni

Grande è il suo interesse per l’impegno sociale, che vede coinvolta Diana in temi scottanti quali la lotta contro l’AIDS, il tentativo di messa al bando delle mine anti-uomo e molto altro ancora. Negli anni novanta il matrimonio tra i due principi si infrange definitivamente, un po’ perché Carlo era tornato da Camilla Parker-Bowles, una sua vecchia fiamma, e un po’ perché le pressioni e l’impegno richiesti a Diana, quale principessa del Galles, sono troppo da sopportare per lei. I pettegolezzi in questo caso si sprecano. I due, alla fine, si separano e divorziano nel 1996.  La giovane donna non perde occasione di riprendersi in mano la sua vita, una volta libera degli obblighi reali, ma nella notte del 30 agosto 1997 muore in un incidente d’auto.

Diana attraverso lo specchio della fake news

Tralasciando inutili e ridicole speculazioni sul coinvolgimento della regina Elisabetta o della famiglia reale nella morte della principessa, poiché già ampiamente smentite da storici ben più importanti di me, è giusto analizzare bene ogni aspetto della vicenda, poiché per anni, se non per decenni, il principe, ora Re, Carlo ha dovuto addossarsi tutte le colpe per entrambi. Se è vero che, quando termina una relazione, la colpa sta da entrambe le parti, Diana ha fatto in modo che ciò non avvenisse, almeno pubblicamente. Innanzitutto, al contrario di Carlo, si è più e più volte mostrata in televisione come la vittima, abbandonata da un marito anaffettivo e obbligata a doveri per i quali non era stata preparata. La verità è che, sì, Carlo, figlio di sua madre, non sarà sicuramente l’uomo più affettuoso del mondo, tuttavia, se spesso si è allontanato, è stato per i doveri che il suo ruolo imponeva, cosa che Diana non ha mai capito.

Lady D, principessa del gossip

Per quanto riguarda la principessa, invece, in innumerevoli occasioni ha cercato di attirare l’attenzione su di sé, anche in eventi ai quali avrebbe dovuto partecipare, semplicemente come rappresentante della Regina Elisabetta. Insomma, ha spesso disertato del tutto i propri doveri, mostrando di non aver assolutamente compreso ciò che ci si aspettava da lei. Questo è il prezzo da pagare quando si entra a far parte di una Famiglia Reale.

Il ruolo di Camilla

Detto ciò, vorrei spendere qualche parola anche per Camilla: per anni è passata come “la rovina-famiglie”, “la carnefice”, “l’amante”, sorvolando sui termini più coloriti. Innanzitutto, Camilla ha mostrato un rispetto non dovuto a Diana, non fregiandosi mai, come era, invece, suo diritto, del titolo di Principessa del Galles; si è, inoltre, sempre mostrata poco in pubblico, nell’ottica di non voler sostituire la principessa prematuramente scomparsa. Infine, sebbene i media si siano beati della fake news, secondo la quale Camilla sia stata una relazione iniziata durante il matrimonio, la verità è che lei e Carlo si sono amati ben prima dell’arrivo di Diana e che il solo protocollo reale ha impedito loro di sposarsi.

Cinema, televisione, tabloid e molto altro…

Le rappresentazioni di Lady D al cinema e in televisione sono innumerevoli, a partire dal suo esordio come personaggio pubblico, nel 1982 con il film Charles & Diana: A Royal love story, fino alla più recente e chiacchierata serie tv per Netflix, The Crown, di recente giunta alla sua quinta stagione, dove vengono affrontati proprio gli anni del divorzio da Carlo. Questo interesse per la principessa del Galles viene principalmente dalla propensione di Diana a mettersi sotto i riflettori e a lasciar circolare volentieri qualunque pettegolezzo mettesse in cattiva luce Carlo, ad esempio, la presunta illegittimità di Harry. Complice anche il suo interesse per le ingiustizie sociali, che l’ha resa molto amata dal pubblico, la principessa Diana è stata spesso accostata sia come temperamento sia come vicissitudini all’imperatrice Elisabetta di Baviera.

Negli anni in cui lei era principessa e anche dopo il divorzio, i giornali di gossip facevano a gara per avere un’intervista e, perfino, in Italia arrivarono sue dichiarazioni, rilasciate nel 1995, dopo l’annuncio del divorzio da Carlo, a Canale 5.

Lady D ha fatto sì che i media si interessassero a lei, più che alla Corona o al suo ruolo, in modo particolare se questo intaccava o imbrattava la reputazione della famiglia Windsor: alla fine è questo il compito di un giornalista scandalistico, vendere più copie possibili, e in questo Lady D è stata un insostituibile aiuto.